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#21 |
Utente Junior
![]() Data di registrazione: May 2017
Ubicazione: tra Milano e Pavia
Messaggi: 155
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![]() Ciao Giovanni
nessun problema col mio collega, evidentemente lavoriamo in ambiti differenti ed abbiamo esperienze professionali diverse. La tua applicazione è sicuramente funzionale per quanto riguarda la resistenza alla compressione, quindi ai carichi verticali, ma essendo dei tubolari non vincolati alle due superfici (cioè non solidali/fissati) non hanno che un minimo effetto ai fini della flessione se non la parte di resistenza nella superfice interessata alla compressione sull'angolo inferiore ai 180° dell'asse verticale. Quella parte di circonferenza infatti si comprime e offre resistenza, mentre dal lato opposto tenderebbe a sollevarsi senza quindi offrire nessun apporto alla resistenza strutturale. Prova ad immaginare 4 barre filettate che uniscono 2 flange e con una luce netta di 1mt tra queste ultime (sto estremizzando per far capire il concetto). Inserisci 4 tubolari intorno alle barre e serra i dadi. Piazza montatura e telescopio sulla flangia superiore e quindi poniti di fronte alla montatura. allunga un braccio e spingi frontalmente. Vedrai il tutto flettere in avanti sotto la tua spinta, e vedrai che il lato dei tubolari di fronte a te ti farà vedere una leggera spaziatura tra il tubolare e la flangia superiore. Se invece il tubolare fosse saldato alle flange (sopra e sotto) tutto il sistema sarebbe molto più rigido. Ovviamente con barre e tubolari da 80-100mm di altezza e dadi molto ben serrati questi giochi sarebbero solamente teorici e assolutamente irrilevanti a livello pratico, anche con forze importanti a sollecitarli. Quindi direi nel tuo caso specifico tu abbia comunque aumentato la resistenza del sistema grazie al serraggio dei dadi sui tubolari. Spero di essere stato comprensibile col mio banale descrivere che ho estremizzato nelle risultanti. In realtà infatti anche con 4 barre da 1 mt i movimenti sarebbero davvero minimi, ma comunque inaccetabili in astronomia. E del resto sfido chiunque a trovare luci ampie tra le flange di supporto in una colonna da osservatori astronomici, sia pubblici che privati (il Luca di cui parliamo è un'eccezione infatti)
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Strumenti: Pro RC 20'' Officina Stellare - MEADE SC LX200 10'' - Takahashi TOA130 - Mak Meade 90 ETX - Lunt LS80THa B1800 - Acro Tecnosky 102/1100 - Acro 70 - Canon EF 400mm F/4.5 IS II USM - Binocolo OLYMPUS 10x50 - Montatura 10 Micron GM4000 HPS - Montatura 10 Micron GM 1000 HPS - Montatura iOptron CEM60 - Montatura Meade LX200 Ultima modifica di france65 : 23-10-18 23:00. Motivo: ortografia |
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#22 | |
Utente Junior
![]() Data di registrazione: May 2017
Ubicazione: tra Milano e Pavia
Messaggi: 155
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Bè Luca direi che allora problemi non dovrebbero essercene. Dalla foto le barre mi sembravano belle grosse, e 20 mm è un bel diametro in effetti. I continui miglioramenti sono la norma ci mancherebbe. Come mai invece fai "dei piccoli saltelli" durante gli inseguimenti? La ripresa dei frame viene poi compensata dal sw di elaborazione e quindi non ne risente il risultato finale, ma l'inseguimento non dovrebbe comunque avere dei saltelli ![]() Comunque ancora bravo visto che oltrettutto hai fatto tutto da solo ed in sana economia ![]() ![]()
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Strumenti: Pro RC 20'' Officina Stellare - MEADE SC LX200 10'' - Takahashi TOA130 - Mak Meade 90 ETX - Lunt LS80THa B1800 - Acro Tecnosky 102/1100 - Acro 70 - Canon EF 400mm F/4.5 IS II USM - Binocolo OLYMPUS 10x50 - Montatura 10 Micron GM4000 HPS - Montatura 10 Micron GM 1000 HPS - Montatura iOptron CEM60 - Montatura Meade LX200 |
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#23 | |
Utente Junior
![]() Data di registrazione: Jan 2016
Ubicazione: Piove di Sacco
Messaggi: 87
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l'ho fatto una volta sola per vedere se avevo isolato bene la colonna dal resto del pavimento... in modo di poter muovermi con serenita durante l'esposizioni delle foto.
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Meade lx100 10", skywatcher apo 100 ed, Sw 200 pds Explorer, heyford 80acro, atik titan, asi120, canon 550d, SW neq6. Piccolo osservatorio autocostruito. |
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#24 | |
Utente
![]() ![]() Data di registrazione: Jan 2015
Messaggi: 772
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questo non modifica le caratteristiche elastiche degli acciai. spero tu abbia capito il tuo errore, marchiano anche se molto comune. sono quelle sviste che poi dispiace ammettere. |
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#25 | |
Utente
![]() ![]() Data di registrazione: Jan 2015
Messaggi: 772
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a monte: così facendo perdi la possibilità di livellare la flangia di appoggio, cosa per me inutile, ma che è l'unico motivo per realizzare quelle quattro colonnine filettate. una colonna con singola flangia superiore e foro di accesso laterale sembra la soluzione migliore. il buco lo si fa in un attimo col taglio al plasma, in dotazione ormai a tutti i fabbri. cmq, il momento resistente aumenta parecchio perchè realizzi un sistema precompresso. anche se lo spezzone di tubo non è saldato alle flange, sotto un carico esterno di flessione reagisce come se lo fosse, perchè è è precaricato dalla barra in filettata centrale. nel cemento armato la precompressione si fa per lo stesso identico motivo. queste discussioni strutturali sulle colonnne, i cavalletti, le staffe sono cicliche perchè è facile perdere di vista quello che è l'obiettivo, cioè evitare le vibrazioni e non garantire la robustezza, che è sempre verificata. mai si è visto un supporto astronomico con deformazioni permanenti da sovraccarico o men che meno rotture. a parole si cerca allora la massima rigidezza, e invece spesso non si fa che irrobustire a casaccio. in una catena la robustezza risultante è quella dell'anello più debole, ma la rigidezza, cioè quanto si allunga sotto carico, no! è il reciproco della somma dei reciproci delle rigidezze. un singolo anello molto più sottile degli altri in una catena di cento anelli non ne modifica la rigidezza in modo apprezzabile, anche se ne abbatte la resistenza. Ultima modifica di meta : 23-10-18 23:42. |
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#26 | |
Utente Junior
![]() Data di registrazione: May 2017
Ubicazione: tra Milano e Pavia
Messaggi: 155
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Egregio meta (collega non saprei, almeno non dello stesso settore) qui di molto comune c'è la tua presunzione e la tua incapacità di partecipare ad una discussione. Tutti sono infatti capaci di partecipare ad una discussione, ma molto pochi sono in grado di gestirla. Io sono in grado di gestirla e decido io con chi "litigare" o con chi confrontarmi e tu non sei certo tra le mie scelte. Io non ammetto nessun errore perchè se leggi quello che ho scritto non trovi niente di sbagliato. Di semplificato certo, ma non siamo in Università e non siamo davanti ad ingegneri, stiamo parlando con persone che non conoscono più di tanto la materia e credo che l'essere anche umili non guasti. Uno invece che afferma che tutti gli acciai sono uguali, mettendo sullo stesso livello un Fe37 e un AISI 630 e dice che un 20% è una cifra risibile, non credo che meriti molta attenzione da parte mia. Ho letto adesso il tuo ultimo intervento e vedo che hai voluto proprio fare la lezioncina accademica sulla precompressione, sulle rigidezze e sulla resistenza. Bè, ti faccio i complimenti sei contento? Per me rimani però un provocatore ![]()
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#27 |
Utente
![]() ![]() Data di registrazione: Jan 2015
Messaggi: 772
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![]() insomma, ti brucia non riuscire a smentire una semplice tabellina. amen.
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#28 |
Moderatore
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Jul 2007
Ubicazione: ivrea
Messaggi: 49,674
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![]() Tornando alla mia auto-costruzione ultraleggera, da mordi e fuggi.
Il mio titolo di studio è GEOMETRA, preso però molto seriamente in 5 anni di scuola serale, solo perchè fui assunto a 14 anni dalla ditta OLIVETTI per studiare, da stipendiato, per 3 anni nella loro scuola interna -Centro Formazione Meccanici-, dove si studiava meccanica, fisica e tecnologia, molto seriamente. Io da sempre amo sperimentare all'estremo le mie autocostruzioni. Non feci eccezione per quella che ho descritta, prima di usare dei bulloni da M10, ne usai 4 da M4, usati come tiranti tra le 2 piastre e i 4 tubi da 20mm di diametro. Quindi prima usai i soli bulloncini da M4 e secondo previsione, la piastra superiore ballava il ballo di S.VITO, poi rifeci la prova inserendo i 4 spezzoni di tubo da 20mm, reso prigionieri dal tiro dei 4 bulloncini da M4. Di colpo, perlomeno sul piano pratico, la costruzione divenne enormemente più solida. Passai comunque a riforare e rifilettare per M10, così, tanto per essere più tranquillo. Meravigliosa la padronanza della matematica di alto livello, per chi ha fatto gli studi opportuni, ma affrontando un problema meccanico, anche una accorta sperimentazione pratica può dare ottimi indirizzi su quale strada perseguire. ![]() ![]()
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Strumenti, C8 HD--RUMAK INTES MK 67 da 152/1800mm-- TS SD APO da 102/711mm--ED APO FPL-53 TECNOSKY 72/432mm-- montatura IOPTRON AZ-IEQ45 DUAL PRO-- montatura CELESTRON EVOLUTION--rifrattore ACRO SW 70/500mm--binocolo TENTO 20x60--binocolo CANON 12x36 IS III--binocolo CANON 15x50 IS-- binocolone VIXEN BT80M-A a 45°--torretta DENKEMEYER BIG EASY--torretta DENKEMEYER II--2 torrette ZEISS ERETTIVE a 45°,1 torretta ZEISS non erettiva a 45° in vendita. Una vagonata di oculari ,tutti in coppia. |
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#29 |
Moderatore
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Feb 2010
Ubicazione: Firenze
Messaggi: 18,741
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![]() Inserire 4 spezzoni di tubo in modo da far lavorare solo a compressione le 4 barre filettate è una cosa buona dal punto di vista della rigidità, ma rende difficile mettere in bolla la base della montatura, sempre che lo si voglia fare. Nel senso che come precedentemente detto si può benissimo avere un allineamento perfetto con l'asse polare anche senza avere la base in piano. Però se lo è in piano il tutto risulta più semplice. Io accorcerei un poco le barre, fino al punto in cui risulti sempre facile serrare il pomello che regge la testa. Dubito che 4 barre da 20 mm lunghe 5 o 6 cm creino delle flessioni apprezzabili con sopra una testa EQ6. Non va dimenticato che anche la testa della EQ6 di per sè ha una certa elasticità, quando la colonna nel suo complesso è sufficientemente più rigida della testa non serve a nulla aumentarne ancora la rigidità.
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#30 |
Moderatore
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Jul 2007
Ubicazione: ivrea
Messaggi: 49,674
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![]() Sulla bella autocostruzione di LUCA le 4 vitone da M20 sono belle toste, solo che nella foto sembravano molto più piccole.
Di sicuro sarebbe comunque opportuno accorciarle, sempre nell'ambito di una facile manovrabilità del manopolone serra-EQ6 Per il discorso del tutto teorico del lavoro di LUCA, una volta trovata la perfetta messa in bolla mediante le vitone ed i dadi da M20, basta rilevare con un calibro le quattro misure di luce ai 4 angoli e dimensionando i 4 spezzoni di tubo, precisi al decimo di millimetro, il montaggio dei quattro spezzoni di tubo, coassiali ai quattro vitoni da M20, ripeterebbero esattamente la messa in bolla. Lo so che mettere quei 4 spezzoni di tubo è una finezza non indispensabile, ma non fosse altro che per non strusciare con le nocche delle mani sulla cresta dei filetti, sarebbe una buona profilassi antinfortunistica. Per la mia autocostruzione superleggera da mordi e fuggi, essendo montata su un cavallettone, è del tutto evidente che ad ogni utilizzo devo mettere in bolla giocando sulla estrazione delle gambe telescopiche. Dimenticavo, siccome avevo già fatto altri supporti simili, usando solo i bulloni, mi ero sempre fatto male sulle nocche delle mani, le creste dei filetti dei bulloni, sono del tutto assimilabili a grossolani ed impropri utensili. ![]() ![]()
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