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#81 |
Utente Super
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Sep 2007
Messaggi: 4,793
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#82 |
Utente Super
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Sep 2007
Messaggi: 4,793
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![]() Il destino esiste, c'è un libro da qualche parte in cui c'è scritto il giorno e l'ora in cui moriremo.
Questo libro è inaccessibile, e non c'è modo di dargli una sbirciatina, nemmeno con l'astrologia. Tu concludi, che siccome questo libro è inaccessibile è come se non ci fosse, e che quindi il destino non esiste. Io la vedo diversamente, questo libro esiste ugualmente anche se si trova al di fuori delle cose a cui ho accesso, per cui il destino esiste anche se non si può conoscere prima che si sia compiuto. |
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#83 | |
Utente Super
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Dec 2005
Ubicazione: Torino
Messaggi: 9,405
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Il prossimo passo sarà quello di metterci anche il "Teorema di incopletezza" dopo di chè potremo dire che sei un vero serio astrologo. ![]() ![]() |
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#84 |
Utente Super
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Mar 2009
Messaggi: 4,440
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![]() ha fatto mauh
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#85 | |
Utente Esperto
![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Feb 2007
Ubicazione: per adesso quì,poi un pò più là.
Messaggi: 1,992
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nella terra del maggior possessore di ordigni, regneranno malattie ed ammalati. dob-12"f5 1500 oculari=5-10-20 pentax 32mm 2" tecnosky televue 2x/3x zeiss 10x30 bushnell 8x25 bresser 10x50 digitale compatta kodak 8x nexus? ![]() |
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#86 | |
Utente Super
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: May 2004
Messaggi: 9,721
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![]() Almeno con Dio c'è qualcuno che dice che gli parla dentro ... ![]() |
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#87 | |
Utente Esperto
![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Jul 2005
Ubicazione: Roma
Messaggi: 2,080
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#88 |
Moderatore
![]() ![]() Data di registrazione: Oct 2005
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 762
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![]() Caro Astromauh,
come in fondo sospettavo, non sei un astrologo. Sei un perfetto meccanicista. Immagini un universo meccanico, ad orologeria, inevitabilmente programmato, come un grande orologio messo in moto dal creatore, che non può far altro che continuare a funzionare secondo le rigide regole dei suoi ingranaggi. Io non sono abbastanza intelligente da capire come funzioni lo sciacquone di casa mia, quindi figuriamoci se so spiegarmi come funziona la natura. Però, a puro titolo informativo, devo confermarti quello che ti ha già detto Miza: non è questione di "non saper misurare", è questione di "non poter misurare". E per misurare intendo osservare. Quando fai l'esempio del moto di una particella da A a B, dicendo che è facile misurare inizio, fine del moto e ricavare la velocità media, trascuri il fatto che per avere una misura davvero precisa dovresti sapere "dove davvero inizia" una particella, e questo non puoi saperlo perché nessuna particella è un vero punto matematico, e non è neppure un oggetto fisico definito spazialmente. Oltre a ciò - e dico "oltre" perché è un'altra cosa, non la stessa - il principio di Indeterminazione dice che se voglio conoscere al meglio una grandezza, devo rinunciare alla precisione di un'altra. Oltre a ciò, non posso nascondermi dietro il concetto di "queste sono cose che valgono solo per la meccanica quantistica, non per le cose reali", perché il Principio di Corrispondenza su cui si costruisce la MQ parte dal presupposto che tutto quello che vale in meccanica classica deve restare valido in MQ, e viceversa. Oltre a ciò, la predicibilità meccanica degli eventi, come tanto piaceva agli illuministi (Dio li abbia in gloria!) e a Laplace in particolare viene messa in crisi prima ancora della MQ dall'analisi di Poincaré, dal problema dei Tre Corpi, e da altre cose ancora. Oltre a ciò, perfino lo strumento principe della conoscenza fisica e meccanica, la matematica, nel Novecento ha mostrato di non essere universale, potente e completo come i matematici stessi credevano che fosse. Il secolo scorso questo ha detto: che l'universo non sembra proprio essere meccanico, predeterminato, conoscibile a priori, come credevano i due secoli precedenti, Settecento e Ottocento. Così, a questo secolo Duemila adesso tocca mostrare come continuare la ricerca, che a fine Ottocento sembrava già finita, dopo le grandi sintesi maxwelliane della fisica classica. L'universo non è un orologio, non è solo meccanico, e in fondo non sappiamo neppure se sia davvero conoscibile. Una ragione di più per provare a conoscerlo.
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Mi contraddico? Ebbene, mi contraddico! Sono un universo, contengo miracoli. (Walt Whitman) |
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#89 |
Utente Junior
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Messaggi: 283
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#90 |
Utente Super
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Messaggi: 4,440
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![]() Bel post Piotr, una delle prime cose da capire quando si passeggia sulla frontiera della conoscenza è che non è possibile sempre e comunque applicare la meccanica classica e quindi tradizionale che assaggiamo di giorno in giorno...
Ed ecco che le cose si fanno assai meno intuitive ma molto più affascinanti ![]() ![]() |
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