Quote:
Erasmus
3)
[h(h+1)/2 + k(k+1)/2]/2 = p(p+1)/2;
h(h+1)/2 – k(k+1)/2 =5· q^2 .
Questa preliminare discussione non è necessaria : ma serve a ridurre il numero di tentativi e la grandezza dei numeri da cercare (cosa di peso irrilevante in un programmino per computer, ma non in una ricerca manuale).
i numeri interi del tipo P(m) = m(m+1)/2 per m = 1, 1, 2. 3, ... sono i cosiddetti "numeri perfetti":
Codice:
P(m)–>0, 1, 3, 6, 10,15, 21, 28, 36, 45, 55, 66, 78, 91, 105, 120, 136, 153, 171, 190, 210, 231, 253, 276, 300, ...
m –>0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, ...
definibili ricorrentemente come segue:
P(0) = 0; per ogni m naturale P(m+1)= P(m) + (m+1).
[...]
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Completo la discussione che facilita la ricerca manuale della soluzione.
I numeri perfetti P(m), come si vede nella tabella sotto "Codice", si susseguono a coppie di numeri pari e di numeri dispari.
Dalla prima delle
3) viene che occorre cercare un P(h) ed un P(k) che diano per somma il doppio d'un numero perfetto. Allora P(h) e P(k) devono essere o entrambi pari o entrambi dispari. Rifacciamo allora la tabella separando i numeri perfetti pari da quelli dispari:
Codice:
Numeri perfetti pari
P(m) ––> 0, 6, 10, 28, 36, 66, 78, 120, 136, 190, 210, 276, 300, 378 ...
m ––> 0, 3, 4, 7, 8, 11, 12, 15, 16, 19, 20, 23, 24, 27 ...
Numeri perfetti dispari
P(m) ––> 1, 3, 15, 21, 45, 55, 91, 105, 153, 171, 231, 253, 325, 351 ...
m ––> 1, 2, 5, 6, 9, 10, 13, 14, 17, 18, 21, 22, 25, 26 ...
Le
3) chiedono due numeri perfetti entrambi pari o entrambi dispari la cui somma sia il doppio d'un perfetto e la cui differenza sia divisibile per 5 con quoziente quadrato perfetto. Controlliamo se ce ne sono tra i pari e se ne troviamo registriamone gli indici. Se non ne troviamo tra i pari, cercheremo analogamente tra i dispari.
Codice:
Per m crescente dal primo fino al penultimo fa:
{inizio_1 }
metti k:= m; prendi P(k);
per h dal'm successivo di k fino all'ultimo fa:
{inizio_2 }
prendi P(h);
se P(h) – P(k) è divisibile per 5 allora
se [P(h) – P(k)]/5 è un quadrato perfetto allora
se P(h) + P(k) è il doppio d'un perfetto allora
registra h e k
{fine_2}
{fine_1}
Nell'esame dei perfetti pari le coppie con differenza divisibile per 5 risultano:
[P(4), P(0)]; [P(15), P(0)]; [P(19), P(0)]; [P(20), P(0)]; [P(24), P(0)]; ...
[P(8), P(3)]; P(11), P(3)]; P(23), P(3]; ...
[P(15), P(4)]; [P(19), P(4)]; [P(20), P(4)]; [P(24), P(14)]; ...
[P(12), P(7)]; [P(27), P(7)]; ...
[P(11), P(8)]; [P(16), P(8)]; [P(23), P(8)]; ...
[P(16), P(11)]; [P(23), P(11)]; ...
P(27), P(12)]; ...
[P(19), P(15)]; P(20), P(15)]; [[P(
24), P(
15)]; ...
[P(23), P(16)]; ...
[P(20), P(19)]; [P(24), P(19)]; ...
[P(24), P(20)]; ...
...
Ma solo [P(24) – P(15)]]/5 = (300 – 120)/5 = 180/5 = 36 è un quadrato perfetto.
Vediamo se questa coppia verifica anche l'ultima condizione:
P(24) + P(15) = 300 + 120 = 420 = 2·210 = 2P(20).
Si: la condizione è verificata!
Inutile allora processare anche i numeri perfetti dispari
Allora:
h = 24; k = 15; p = 20; q = √(300 – 120)/5] = √(180/5) = √(36) = 6;
u = (2p+1)/(2q) = (2·20 + 1)/(2·6) = 41/12 =>
u^2 = 1681/144 [numero quadrato con cui Leonardo ha risposto a Giovanni]
v = (2h+1)/(2q) = (2·24 + 1)/(2·6) = 49/12 =>
v^2 = 2401/144
w = (2k+1)/(2q) = (2·15 +1)/(2·6) = 31/12 =>
w^2 = 961/144 .
Verifica
Codice:
u^2 + 5 = (1681 + 5*144)/144 = (1681 + 720)/144 = 2401/144 = v^2 (OK!)
u^2 – 5 = (1681 – 5*144)/144 = (1681 – 720)/144 = 961/144 = v^2 (OK!)
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