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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Jan 2001
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![]() 22 Gennaio 2008
I materiali della Wild 2 di Claudio Elidoro - Fonte: Lawrence Livermore National Laboratory Cosa si nasconde nel passato della cometa Wild 2? Finora sembrava si trattasse di una cometa tutto sommato normale, formatasi come moltissime altre nella Fascia di Kuiper e solo recentemente sospinta nelle regioni più interne del Sistema solare. E' stato infatti un incontro ravvicinato con Giove nel 1974 a dirottarla sull'orbita attuale, impedendole di ritornare da dove era venuta. Per saperne di più sulla sua composizione - e dunque anche sul suo passato - gli astronomi le hanno sguinzagliato dietro la sonda Stardust che, lanciata nel febbraio 1999, ha raggiunto la cometa nel gennaio 2004 raccogliendo con i suoi pannelli di aerogel le polveri che Wild 2 stava disseminando lungo la sua orbita. Tornata felicemente a Terra nel gennaio 2006, la sonda ha quindi consegnato ai ricercatori quei pannelli con imprigionate le preziose polveri cometarie. Le prime indagini dei granuli cometari hanno confermato la sua origine al di là dell'orbita di Nettuno e il suo arrivo recente nel Sistema solare interno, ma ora sembra che il passato della Wild 2 non sia proprio così tranquillo e lineare. Un gruppo di ricercatori coordinati da Robert Pepin (University of Minnesota), infatti, ha scoperto che la provenienza di parte dei materiali della cometa raccolti dalla Stardust deve essere collocata in regioni molto più prossime al Sole. L'analisi, pubblicata a inizio gennaio su Science e che ha riguardato gli isotopi di elio e neon, ha mostrato una strettissima somiglianza tra alcuni grani di polvere raccolti dalla Stardust con particolari materiali carbonacei presenti nelle meteoriti, segno inequivocabile di provenienza da un serbatoio comune. Gli ingredienti dai quali si è formata la cometa, insomma, non sarebbero solamente i materiali che orbitavano in quella fabbrica di comete che è la regione oltre Nettuno, ma ad essi si sarebbero aggiunti gli stessi materiali dai quali, nelle regioni più vicine al Sole, si andavano formando i corpi asteroidali. Secondo una stima dei ricercatori, circa il 10% della massa di Wild 2 sarebbe composto da tali materiali provenienti dalle regioni più interne del Sistema solare. L'inevitabile domanda, a questo punto, è se la Wild 2 debba essere considerata una sorta di caso isolato - difficile però credere di essere stati così fortunati - oppure se una simile composizione non sia piuttosto una caratteristica di numerose altre comete. Ulteriore conferma che il confine tra asteroidi e comete non è poi così marcato. Links: https://publicaffairs.llnl.gov/news/...-08-01-01.html Leggi la notizia su Coelum Facci sapere la tua opinione sulla notizia! Inserisci un commento qui di seguito! |
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http://space.newscientist.com/articl...eroidlike.html http://www.sciencemag.org/cgi/conten...t/319/5862/447 http://www.sciencemag.org/cgi/conten...y/319/5862/447 ![]() Ultima modifica di Eremita : 27-01-08 09:29. |
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