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#11 |
Messaggi: n/a
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![]() La cifra espressa da Mizarino dei 500 milirdi di stelle della Via Lattea mi sembra eccessiva. Normalmente si parla di 200 miliardi.
Concordo con Occhiodilince sul fatto che con 500.000 stelle abitabili si riferiscno a quelle che entrano nella ipotetica fascia di abitabilità. E a me non sembrano poi così poche, se consideriamo che non tutte le stelle hanno pianeti e che nella ricerca vengono spesso escluse le binarie, che sono moltissime. Per il resto, mi chiedevo: arrivati al punto in cui sono stati "scovati" pianeti di massa simile alla Terra, non sarebbe più conveniente focalizzare la ricerca verso lo sviluppo di tecniche che consentano di accumulare dati più esaustivi e specifici su tali pianeti (tipo eventuale presenza di atmosfera, elementi che la compongono...) ? Del resto, di pianeti papabili ce ne sono ormai un sacco... |
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#12 |
Utente Junior
![]() Data di registrazione: Mar 2010
Ubicazione: Terni / Roma
Messaggi: 265
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![]() @aestar:
bhe, certo... se si cerca la vita, allora la "fascia abitabile" risulta essere solo uno dei tanti posti in cui trovarla, specialmente quando non si ha la piu pallida idea di quali scenari siano piu o meno adatti alla formazione e alla sopravvivenza delle "forme di vita" piu impensabili. come ha detto qualcuno in questo post, nulla vieta che possa esistere qualche strana organizzazione molecolare paragonabile a processi vitali anche dentro una stella... solo che noi attualmente possiamo solo immaginarle alla lontana queste cose. Invece per organismi ipoteticamente simili a quelli presenti su questo pianeta possiamo fare studi e previsioni molto piu approfonditi, e possiamo stabilire dei rigidi criteri di ricerca con cui scartare un buon numero di pianeti su cui tali forme di vita non potrebbero mai esistere (fascia abitabile). per come la penso io, non siamo in grado di immaginare l'esistenza di forme di vita con un'organizzazione molecolare di base differente da quella nostra. sia ben chiaro che per "organizzazione molecolare simile alla nostra" non intendo che necessariamente debbano avere dna a 4 nucleotidi come noi o altri dettagli simili, ma mi riferisco a un riarrangiamento molto piu generico delle molecole organiche naturalmente presenti in natura, ma sempre per ottenere un'organizzazione ordinata come quella che possiamo trovare nella cellula. magari come stuttura codificante non sarà usato il dna (ma lo ritengo molto improbabile, in quanto sembra che sia li apposta per contribuire alla formazione della vita --> Basi azotate del DNA nei meteoriti), oppure semplicemente non con gli stessi nucleotidi, ma con ogni probabilità le eventuali analogie si fermeranno li, e non si avrà la nostra stessa modalità di organizzazione e impacchettamento, forse nemmeno la struttura a doppia elica ma a singolo filamento. E poi, piu probabile ancora, non è detto che il risultato della codifica del DNA porti alla formazione di proteine fatte da amminoacidi, ma forse altre molecole che svolgano una funzione simile... insomma, piu ci si allontana dalla base e piu si aprono innumerevoli vie alternative per la realizzazione di una particolare organizzazione molecolare che consenta i processi vitali piu elementari. Quel che io penso, in ogni caso, è che in un modo o nell'altro, con un tipo di dna o con un altro, con delle biomolecole invece che altre, il risultato che possiamo immaginare non si potrà mai scostare troppo da un qualcosa che ricordi una cellula, e tutto cio che da essa deriva; e strutture di questo tipo (simil-cellula) è bene cercarle in condizioni ambientali che siano il piu possibile simili a quelle del nostro pianeta. Quindi ritengo piu che validi i criteri di ricerca finora adottati per definire un pianeta abitabile o meno. l'unica variabile che secondo me può esser relativamente trascurabile è la dimensione del pianeta... alla fine la gravità è una cosa che intressa solo a noi in quanto specie nate ed evolute con una certa forza peso, ma alla fine affinchè possano nascere forme di vita simil-terrestri è sufficiente che il pianeta abbia una massa tale da riuscire amantenere un'atmosfera stabile, che poi questa sia 1/2 quella della terra, o 10 volte tanto è ininfluente... basta che ci sia acqua (e non un fluido qualunque... per le sue proprietà fisiche l'acqua è qualcosa di unico e inimitabile, e forme di vita basate su un altro fluido dubito seriamente che possano esser anche lontanamente simili a quelle che conosciamo... anzi credo che sia impresa ardua anche solo immaginarle) Insomma, tutto questo discorso per dire che, per ora, ritengo che la cosa piu sensata da fare sia cercare vita simile a quella che conosciamo... almeno cosi abbiamo gia un bel margine di ricerca ben definito, perchè altrimenti per assurdo tutto l'universo andrebbe bene ad ospitare forme di vita, quando non abbiamo la piu pallida idea di come potrebbero essere ![]()
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Dopo 11 anni con un piccolo Newton da 3,5" che mi ha permesso di imparare a conoscere il cielo praticamente "alla cieca", ho fatto il passo decisivo... Strumentazione: Telescopio: Dobson GSO 300/1500; |
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#13 |
Messaggi: n/a
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![]() Nephentes, concordo praticamente con tutto ciò che hai scritto.
L'unica cosa su cui potrei obiettare è in merito alla dimensione dei pianeti abitabili. Il fatto che non vengano presi molto in considerazione pianeti di dimensioni molto maggiori rispetto al nostro, sta nel fatto che tali corpi avrebbero, con ogni probabilità una superficie gassosa (vedi Giove, Saturno, Urano e Nettuno), che chiaramente impedirebbe lo sviluppo di una vita simile alla nostra. |
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#14 |
Moderatore
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Apr 2009
Ubicazione: trexenta,sardegna
Messaggi: 6,248
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![]() tutto dipende da che tipo di gas è presente nell'atmosfera,non è detto che tutti i pianeti grandi siano simili a Giove o Saturno come composizione.....
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#15 |
Messaggi: n/a
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![]() Si, ma è ben difficile, se non impossibile, che un pianeta delle dimensioni di Giove sia di tipo roccioso, e quindi con una superficie solida.
Per questo si tende ad escludere pianeti di massa decisamente superiore a quella della Terra. |
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#16 |
Utente Junior
![]() Data di registrazione: Mar 2010
Ubicazione: Terni / Roma
Messaggi: 265
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![]() pardon... in tutto il discorso ho ritenuto (erroneamente) che fosse sottointeso che stessimo parlando di pianeti rocciosi!
scusate la dimenticanza ![]()
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Dopo 11 anni con un piccolo Newton da 3,5" che mi ha permesso di imparare a conoscere il cielo praticamente "alla cieca", ho fatto il passo decisivo... Strumentazione: Telescopio: Dobson GSO 300/1500; |
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#17 |
Messaggi: n/a
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![]() No, al contrario, fra tutti i pianeti extrasolari rocciosi finora scoperti solo uno ha dimensioni simili a quelli della Terra, tutti gli altri sono di dimensioni molto maggiori, fino alle dimensioni di Nettuno e sono chiamati appunto "Grandi Terre".
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#18 |
Utente Esperto
![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Sep 2004
Ubicazione: Sicilia
Messaggi: 2,533
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![]() Super Terre
![]() Ma in realta' questra traduzione suona un po' male, cosi' suona molto male dire "Giovi bollenti" (Hot Jupiters) ![]() ![]() Dark
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"The world is not all science and there are places where science cannot and even should not go. But this lesson has come surprisingly hard to many philosophers and scientists. Scientism is naive and it is hubristic. But, most of all, it’s just plain wrong." H. Allen Orr, review of S. Gould's "Rocks of Ages". "Fra l’altro, dobbiamo chiarire fin dall’inizio che se una cosa non è scienza, non necessariamente è un male. Per esempio l’amore non è una scienza.” - R. Feynman |
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#19 |
Messaggi: n/a
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![]() Si, grazie della correzione. Ci si perde con queste nuove definizioni.
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#20 |
Utente Esperto
![]() ![]() ![]() ![]() Data di registrazione: Sep 2004
Ubicazione: Sicilia
Messaggi: 2,533
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![]() Quando vogliamo parlare di pianeti che ricevono un'insolazione simile a quella della Terra, e che transitano davanti la propria stella (gli oggetti scoperti da Kepler), occorre guardare innanzitutto alle nane rosse, come ci dimostra Gregory Laughlin:
http://oklo.org/2009/12/20/m-for-all-and-all-for-m/ Ciao, Dark
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"The world is not all science and there are places where science cannot and even should not go. But this lesson has come surprisingly hard to many philosophers and scientists. Scientism is naive and it is hubristic. But, most of all, it’s just plain wrong." H. Allen Orr, review of S. Gould's "Rocks of Ages". "Fra l’altro, dobbiamo chiarire fin dall’inizio che se una cosa non è scienza, non necessariamente è un male. Per esempio l’amore non è una scienza.” - R. Feynman |
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