Vero, il 50% di ritorno dallo stato fa la differenza, però, con i prezzi di oggi, si ripagherebbe in ogni caso dopo circa 10 anni anche senza incentivi... un buon traguardo rispetto a come la situazione fosse quando facevo l'università (15 anni fa).
E' anche vero, però, che chi ha gravi malattie può curarsi perchè la maggior parte della gente è sana, e paga comunque la sanità... o chi non è andato a scuola, paga l'università a chi ha un basso reddito. E i pannelli solari fanno molto bene a tutti gli esseri umani del pianeta (si ripagano, in termini di emissioni di CO2, in pochi anni rispetto alla loro vita media). Se non fosse per gli incentivi, non ce ne sarebbero così tanti.
I soffitti sono molto bassi (sono alto 1.80, in punta di piedi mi mancano pochi centimetri per toccare il soffitto).
La pompa di calore è una Daiking di classe A+++ in entrambi i sensi, la danno sulla carta funzionante (in riscaldamento) fino a quasi -30° C se ricordo bene. Ovvio che il rendimento scende in modo clamoroso...
I miei conteggi si basano sul fatto che, lavorando da casa (ed essendo in casa tutto il giorno) io possa valutare l'energia prodotta e, di conseguenza, adeguare i consumi di casa (pompe di calore comprese).
Del tipo che accendo lavastoviglie, lavatrice solo se mi produco tutta l'energia che mi serve, e idem con le pompe di calore. Altriementi passo al pellet
La pompa è posizionata sul versante del tetto a Nord-Est, per questioni di spazio. Una posizione che favorisce il raffrescamento d'estate, ma potrebbe creare qualche problema nel scaldare nelle mattine invernali... ma mi regolerò facendo un po di esperimenti
