Lo strumento è davvero molto bello e mostra una ricerca di servizio sul campo da veri appassionati.
Ad esempio, sembra una sciocchezza, ma quella bella maniglia di serie semplifica enormemente la vita per la voce trasporto e per il delicato momento di montaggio-smontaggio sulla montatura.
Proprio uno strumento medio-piccolo come un ACRO, oppure piccolo catadiottrico, destinato ad un mordi e fuggi rapido e poco impegnativo, anche balconaro, trae un gran vantaggio da una bella maniglia ben posizionata.
la SKYWATCHER e con essa la CELESTRON, che fa però ottiche eccellenti, continua imperterrita a non dotare di una maniglia i suoi telescopi.
Se per i rifrattori è facile rimediare, è quasi impossibile rimediare sui MAK ed SCT, se non smontando i tubi ottici e quindi inficiando la garanzia.
Proprio ieri ho rivisto, in un negozio di un mio amico fotografo, un MAK CELESTRON da 127/540mm, con la sua LIVREA SCURISSIMA, sembrava davvero un cazzabubbolo da estrema portabilità, ma totalmente privo di una maniglia solidamente connessa allo scafo.
Mi sono subito ricordato dei salti mortali fatti sul mio ex ECCELLENTISSIMO MAK CELESTRON da 127mm, per accrocchiarci una mai davvero efficace maniglia, fatta in cordini ed un tubicino, variamente intrecciati.
La qual cosa mi ha subito raffreddato e bollori.

